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L'uso del multimetro per il controlli degli impianti elettrici
Introduzione
Questo strumento permette la misurazione di resistenze, tensioni e correnti. I multimetri possono essere divisi in due grandi famiglie: quelli con visualizzazione analogica della misura e quelli con visualizzazione digitale. I primi usano un quadrante con indice. Sul quadrante sono riportate le scale per la misura delle diverse grandezze. I secondi hanno un quadrante sul quale compaiono le cifre che indicano il valore della grandezza che si sta misurando. Un selettore o diversi fori nei quali inserire i due terminali elettrici del multimetro, permettono di impostare il tipo di misura che deve essere fatta (una tensione, una corrente o una resistenza). In alcuni casi è indispensabile anche impostare il valore di fondo scala. Se bisogna ad esempio misurare una tensione di 12 V bisognerà scegliere un fondo scala prossimo a questo valore (ad esempio 15 V o 20 V). Non sarà logicamente corretto impostare un fondo scala di 10 V. Un discorso analogo vale per la corrente (Ampère) o per le resistenze (ohm). A volte lo strumento è in grado di stabilire il valore di fondo scala in modo automatico. Non bisogna mai superare il valore massimo ammesso dallo strumento per la misura della tensione e della corrente.
 Note
Lo strumento di diagnosi DDS (Sez. 6 -11, Strumento di diagnosi DDS) può assolvere la funzione di multimetro digitale.
La misura di tensioni
Le misure delle tensioni devono essere effettuate collegando sempre i terminali del multimentro in parallelo all'elemento alimentato elettricamente (ad esempio sui due fili che arrivano ad una lampadina, o sui due fili che alimentano un relè, o sui due morsetti della batteria, o sui due fili che alimentano una centralina). Le tensioni possono essere costanti nel tempo (tensione continua) o variabili nel tempo (alternate). Nel primo caso esiste una polarità negativa ed una positiva. Bisogna dunque selezionare sul multimetro anche il tipo di tensione che deve essere misurata. (La tensione continua è indicata con il simbolo = e quella alternata con il simbolo ~).
La misura di correnti
Le misure delle correnti devono essere effettuate collegando sempre i terminali del multimetro in serie all'elemento alimentato elettricamente (ad esempio occorre staccare un filo che alimenta una lampadina e collegare alla estremità del filo stesso un terminale del multimetro e l'altro terminale alla lampadina. Accendendo il commutatore delle luci la lampadina si illuminerà normalmente e lo strumento indicherà la corrente assorbita e cioè quella che circola nel filo). Attenzione: i collegamenti in serie vanno effettuati e rimossi sempre quando non c'è tensione. Non si deve mai effettuare od eliminare un collegamento in serie quando un dispositivo è alimentato. Assicurarsi sempre che il collegamento in serie dei terminali del tester fatto sul dispositivo elettrico, sia realizzato in modo sicuro e che perciò non possa interrompersi in modo accidentale.
La misura di resistenze e di continuità elettrica
Le misure di resistenze devono essere effettuate solo quando l'elemento elettrico o la sezione dell'impianto non è alimentato ed è isolato dall'impianto elettrico principale (cioè non collegato all'impianto elettrico principale). Queste misure possono essere utilizzate per verificare la resistenza di alcuni sensori. Ad esempio dopo aver scollegato la connessione elettrica del sensore dei giri/fase dell'impianto di accensione-iniezione (affacciato all'ingranaggio di comando dell'albero della distribuzione), è possibile verificare la sua resistenza interna, collegando il multimentro ai suoi terminali. In questo modo si verifica se l'avvolgimento interno al sensore è interrotto (caso in cui la resistenza è infinita). La misura della resistenza può essere utilizzata anche per controllare la continuità di tratti dell'impianto elettrico o di interruttori e relè. Per verificare ad esempio l'integrità di una sezione di impianto elettrico tra due connessioni, occorre scollegare le connessioni stesse, collegare i terminali del multimetro alle due estremità del cavo elettrico e verificare il valore di resistenza indicato. Se questo valore è prossimo allo zero (inferiore a circa 0,3 ohm) allora il cavo non è interrotto. Alcuni strumenti hanno anche una indicazione sonora che si attiva quando la resistenza si avvicina al valore zero. Identica procedura deve essere seguita per verificare se ad esempio i due contatti di un interruttore (relè o manuale) si chiudono regolarmente. Occorre collegare i terminali del multimetro a quelli dell'interruttore, verificando che il valore di resistenza sia prossimo allo zero (o ascoltando il segnale sonoro) quando l'interruttore viene chiuso. Per verificare che il multimetro in modalità “controllo continuità elettrica” funzioni correttamente, bisogna cortocircuitare i suoi due terminali. Il valore di resistenza indicato dovrà essere praticamente nullo e dovrà attivarsi il segnale sonoro.
Protezioni e precauzioni
Il multimetro ha dei fusibili di protezione e delle batterie. Questi elementi devono essere sempre in perfetto stato, per assicurare il corretto funzionamento dello strumento. Quando si effettuano misure elettriche occorre sempre prestare la massima attenzione per non generare corto circuiti, che causano danni irreparabili al sistema elettrico e possono anche causare infortuni. Tutti gli interventi di manutenzione devono essere svolti solo quando la tensione non è presente (scollegare preventivamente la batteria). Non collegare MAI in parallelo il multimetro per fare delle misure di corrente, non collegare MAI in serie il multimetro per fare delle misure di tensione.
 
Descrizione dello strumento di diagnosi (DDS)
Il sistema di diagnosi “DDS” consente di diagnosticare, tramite connessione seriale, l'impianto iniezione-accensione. Il sistema è dotato inoltre di funzioni che consentono di effettuare prove su vari dispositivi che equipaggiano la motocicletta. È possibile misurare correnti e tensioni relative a qualsiasi dispositivo elettrico, si possono effettuare prove su singoli componenti e rilevare pressioni e temperature.
Lo strumento di diagnosi DDS (1) cod. attrezzo 97900.0215 è composto da un visualizzatore palmare (A), da un modulo autodiagnosi BBAD (B) una memory card visualizzatore (C).
Il visualizzatore palmare (A) con sistema touch screen, visualizza i dati e, tramite il pennino con foro di alloggiamento sul fianco del visualizzatore, permette l'impostazione dei valori.
Il modulo autodiagnosi (B) permette la comunicazione dello strumento DDS (1) con la centralina del motoveicolo.
Il software d'interfaccia utente risiede nella memory card visualizzatore (C) alloggiata nel visualizzatore palmare (A).
L'unità centrale è dotata di due plance connessioni: una nella parte superiore dello strumento e una nella parte inferiore.
La plancia connessione superiore comprende 6 connettori con le seguenti funzioni:
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La plancia connessione inferiore comprende 3 connettori con le seguenti funzioni:
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È possibile collegare una stampante allo strumento DDS (1) per stampare i report delle prove eseguite: per collegare la stampante utilizzare la porta di comunicazione seriale (COM1) (G) presente nella parte superiore dello strumento (1).
Caratteristiche tecniche
Alimentazione:
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da rete - 220 V;
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Componenti forniti con lo strumento di diagnosi DDS
Lo strumento DDS (1) viene fornito in un kit DDS insieme ai seguenti elementi:
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Alimentazione dello strumento
Lo strumento DDS (1) cod. attrezzo 97900.0215 può essere alimentato in uno dei seguenti modi:
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da batteria dello strumento stesso: la batteria (Q) è alloggiata nella parte superiore dello strumento stesso. Per l'utilizzo dello strumento (1) con batteria e per la ricarica della batteria stessa fare riferimento al “Manuale Utente” fornito con lo strumento DDS.
Per accendere il visualizzatore premere il pulsante (T).
Connessione alla moto
Lo strumento richiede una tensione di alimentazione compresa fra 9 e 16 Volt C.C.
Prestare attenzione durante l'impiego a non scendere sotto il livello di tensione minimo: questa eventualità si potrebbe verificare durante le fasi di avviamento e di rotazione del motore al regime minimo nelle moto la cui batteria non sia perfettamente efficiente. Se lo strumento rileva una tensione di alimentazione inferiore a 9 Volt si verifica l'azzeramento delle procedure in corso, quando la tensione ritornerà ai valori caratteristici dovrà procedere nuovamente all'impostazione delle procedure.
Lo strumento DDS (1) può essere alimentato dal motoveicolo in uno dei seguenti modi:
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collegando al connettore di diagnosi (P) dello strumento il cavo di alimentazione e diagnosi (4) cod. attrezzo 97900.0227S; collegare poi alla presa (R) di quest'ultimo l'adattatore presa batteria (5) cod. attrezzo 97900.0228 e l'adattatore alla batteria del motoveicolo.
 Note
Per la connessione dei vari dispositivi e per la procedura di diagnosi, consultare il manuale di istruzioni fornito con lo strumento.
Strumento di diagnosi DDS
In sintesi le funzioni svolte dal “DDS” sono le seguenti:
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Diagnosi attiva. Attivazione dei trasduttori del sistema accensione-iniezione per la verifica della loro funzionalità e del corretto segnale di comando (pompa carburante, bobine accensione, contagiri, iniettori, ecc.). Da questa funzione è possibile anche effettuare l'introduzione del codice di sicurezza per lo sblocco dell'immobilizer.
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Road test. Permette di memorizzare i parametri motoristici nell'arco di un intervallo di regimi motore preventivamente selezionato. Questi parametri possono poi essere analizzati e visualizzati al termine della loro acquisizione.
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Con specifiche sonde collegabili allo strumento DDS è possibile effettuare la lettura delle tensioni elettriche, delle correnti, delle temperature, della tensione delle cinghie della distribuzione e delle pressioni (tipicamente del circuito di lubrificazione e di alimentazione carburante).
Controllo e registrazione tensione cinghie distribuzione
 Note
I simboli delle icone utilizzate nella procedura sono riportati in una tabella alla fine della presente sezione.
 Note
L'operazione, effettuata con l'ausilio del DDS, ha il vantaggio di poter essere eseguita su entrambe le cinghie con il motore montato sul telaio. Al DDS va collegato un lettore ottico (1) cod. attrezzo 88765.1371. Questo ha un led verde che serve per effettuare il suo corretto posizionamento davanti alla cinghia. Possiede inoltre un emettitore (A) e un ricevitore (B) infrarosso, capaci di rilevare le oscillazioni della cinghia opportunamente sollecitata con un dito.
 
 
Rimuovere il coperchio (2) svitando le viti (3).
Rimuovere le fascette (4) di fissaggio tubi abs (5) e liberarli dagli agganci (6) del telaio.
Scollegare dalla scatola filtro i connettori (7) motorino passo-passo e (8) sensore pressione assoluta cilindro verticale.
Svitare la vite (9) di fissaggio condotto di aspirazione (10) e rimuoverlo.
 
Allentare la fascetta (11) di fissaggio del tubo (12) alla valvola blow-by.
Svitare le viti (13) di fissaggio serbatoio sfiato olio (14) e rimuoverlo.
Allentare le fascette (15) e posizionare la scatola filtro sul veicolo senza rimuovere i cavi comando acceleratore.
Posizionare l'albero motore in modo che il cilindro orizzontale abbia il pistone al punto morto superiore in fase di scoppio.
Ciò si ottiene allineando il segno di fase (C) della puleggia (16) del rinvio distribuzione con la tacca di riferimento (D) sul coperchio frizione (17).
Eseguire la misura sulla cinghia orizzontale sul ramo (18) come descritto al paragrafo “Misurazione valori di tensionamento cinghie distribuzione”.
Ruotare l'albero motore di 270° nel senso di rotazione del motore (punto morto di scoppio del cilindro verticale) e ripetere la stessa procedura usata per il cilindro orizzontale, misurando la tensione sul ramo (19) della cinghia verticale.
Scollegare il sensore tensione cinghie e lo strumento di diagnosi DDS del motoveicolo.
 
Rimontare la scatola filtro serrando le fascette (15) alla coppia di 2,5 Nm ±10% (Sez. 3 - 3, Coppie di serraggio mototelaio).
Rimontare il serbatoio sfiato olio (14) impuntando e serrando le viti (13) alla coppia di 5 Nm ±10% (Sez. 3 - 3, Coppie di serraggio mototelaio).
Rimontare il tubo (12) valvola blow-by serrando la fascetta (11) alla coppia di 1,5 Nm ±10% (Sez. 3 - 3, Coppie di serraggio mototelaio).
Rimontare il condotto di aspirazione (10) serrando le viti (9) alla coppia di 5 Nm ±10% (Sez. 3 - 3, Coppie di serraggio mototelaio).
Collegare i connettori connettori (7) motorino passo-passo e (8) sensore pressione assoluta cilindro verticale.
Bloccare i tubi ABS (5) agli agganci (6) del telaio e sostituendo le fascette (4).
Rimontare il coperchio (3) serrando le viti (2) alla coppia di 3,5 Nm ±10% (Sez. 3 - 3, Coppie di serraggio mototelaio).
 
Misurazione valori di tensionamento cinghie distribuzione
Accendere lo strumento DDS (20) cod. attrezzo 97900.0215 facendo riferimento al paragrafo “Alimentazione dello strumento”.
Collegare il cavo alimentazione e diagnosi (Modulo Misure) (21) cod. attrezzo 97900.0222 al connettore modulo misure (F) dello strumento DDS (20).
Collegare il sensore tensionamento cinghie (1) cod. attrezzo 88765.1371 alla presa (V) del cavo alimentazione e diagnosi (Modulo Misure) (21) cod. attrezzo 97900.0222.
Fissare la staffa del supporto del sensore tensionamento cinghie (1) utilizzando la vite (22) di fissaggio del coperchio copricinghia.
Direzionare il led verde centrale del sensore (1) verso la parte centrale del ramo della cinghia, posizionando il sensore (1) in asse rispetto alla cinghia ed a una distanza di circa 1÷1,5 cm.
Sullo strumento DDS (20) selezionare la funzione “Modulo misure”, premendo sull'icona “Modulo misure”; poi premere l'icona “Tendi Cinghia” e di seguito l'icona di “Start” per accedere alla schermata di “Tensione meccanica cinghie”.
Nella schermata viene indicata con una lettera maiuscola quale presa utilizzare del cavo (Modulo Misure) (21): A, B oppure C.
Sollecitare leggermente la cinghia con un dito e leggere il valore della frequenza (Hz) sul DDS.
 Note
Non sollecitare la cinghia più volte consecutivamente, poichè il tempo minimo necessario al DDS per effettuare la lettura è di 1 secondo.
 
I valori di tensionamento sono quelli prescritti alla Sez. 3 - 1.1, Distribuzione/valvole e devono essere controllati con motore a freddo: i valori di montaggio sono da applicare quando si monta una cinghia nuova, mentre i valori di ripristino devono intendersi da applicare quando la tensione della cinghia raggiunge un valore di 70 Hz.
 Attenzione
A seguito del normale assestamento, il valore della tensione delle cinghie distribuzione motore potrebbe diminuire. In fase di controllo della tensione delle cinghie, se si riscontra un valore di letture inferiore a 70 Hz, ritensionarle, riportando il valore della tensione ai valori di ripristino prescritti (Sez. 3 - 1.1, Distribuzione/valvole).
 
Se il valore della tensione non è corretto, tendere o allentare la cinghia, operando sul tenditore mobile (23) allentando il dado (24): per tensionare utilizzare l’attrezzo 88713.3497.
Serrare il dado (24) di fissaggio tenditore.
Rilevare nuovamente il valore di tensione della cinghia distribuzione.
Ripetere l'operazione fino al raggiungimento della tensione prescritta.
Raggiunta la tensione desiderata serrare il dado (24) di fissaggio tenditore mobile (23) alla coppia di 25 Nm (Min. 22 Nm - Max. 28 Nm) (Sez. 3 - 3, Coppie di serraggio motore).
Controllo della condizione di minimo
Controllare che la moto abbia la centralina elettronica, il sistema di aspirazione ed il sistema di scarico OEM, altrimenti provvedere al montaggio dei componenti originali.
Collegare gli inserti dell'analizzatore Gas di scarico cod. 88713.1010 alle prese dei tubi di scarico, mediante i raccordi dell’attrezzo stesso.
 Attenzione
Sulle versioni con DES, sul cilindro verticale, l'inserto potrebbe toccare il tubo di precarico ammortizzatore (A), fare molta attenzione ad isolare termicamente i due componenti (tubo ed inserto) per evitare danneggiamenti.
Assicurarsi che la carrucola del corpo farfallato sia in battuta sulla vite antimpuntamento.
Assicurarsi che ci sia un corretto gioco sul cavo del gas.
 
Controllo regime di minimo e tenore di CO al minimo a freddo ed a caldo:
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2
verificare che il DDS non dia nessuna segnalazione di errore (in caso di segnalazione di errore consultare relativo pragarafo del presente manuale per togliere l'errore e poi proseguire con il controllo minimo);
3
4
controllare che il sistema mantenga automaticamente il regime di minimo tra 1300 e 1400 rpm (nel caso il regime di minimo sia troppo alto controllare che non vi siano, crepe o tagli nei collettori di aspirazione e che gli stessi siano serrati bene al motore, tagli nei tubetti del sensore di pressione ecc.ecc.; nel caso il regime di minimo sia troppo basso si apra di un quarto di giro alla volta il by-pass (2) di entrambe le termiche contemporaneamente);
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attendere che la temperatura motore raggiunga i 50°-60° C letti su DDS: a prescindere dalla temperatura aria letta sul DDS il CO in questo range di temperatura motore deve essere maggiore dell' 1.5% su entrambe le termiche; se questo controllo non va a buon fine effettuare la revisione della termica mal funzionanate (giochi, fasi, tenuta valvole ecc.);
6
attendere che la temperatura motore superi gli 85° C letti su DDS: se e solo se la temperatura aria letta col DDS è compresa tra 19°C e 35 °C il CO in queste condizioni di temperatura motore deve essere compreso i tra lo 0,4% e l'1,4% su entrambe le termiche; se questo controllo non va a buon fine provare prima ad effettuare la sostituzione della sonda lambda della termica mal funzionante e, in caso il problema non si risolva, effettuare la revisione della termica mal funzionante (giochi, fasi, tenuta valvole ecc.).
 Attenzione
Se si dovesse spegnere il motore durante il controllo del tenore di CO, attendere tre minuti dopo l'avviamento affinché termini la fase di arricchimento post avviamento e le sonde lambda entrino in funzione.
 
Controllo pressione olio motore
 Note
I simboli delle icone utilizzate nella procedura sono riportati in una tabella alla fine della presente sezione.
 
Per misurare la pressione del circuito di lubrificazione si sfrutta l'attacco del sensore pressione olio motore (19) nel modo seguente.
 
Scollegare il connettore (F) del pressostato (1) e rimuoverlo facendo attenzione alla guarnizione.
Inserire nel raccordo a bocchettone del tubo (2) cod. 875.1.065.1A il raccordo (3) cod. 814.1.114.1A, interponendo due guarnizioni di rame (4). Montare nel foro filettato, il raccordo (3) del tubo (2), avvitandolo fino a battuta. Rimontare sul raccordo (3) il pressostato (1), con la relativa guarnizione e ricollegarlo al connettore (F) dell'impianto elettrico.
Collegare il sensore pressione (5) cod. 552.1.039.1A, al tubo (2), per trasformare il segnale di pressione in segnale elettrico.
Accendere lo strumento DDS (6) facendo riferimento al paragrafo “Alimentazione dello strumento”.
Collegare il cavo alimentazione e diagnosi (Modulo Misure) (7) cod. 97900.0222 al connettore modulo misure (B) dello strumento DDS (6).
Collegare il sensore pressione (5) alla presa (A) o (C) del cavo (7).
Sullo strumento DDS (1) selezionare la funzione “Modulo misure”, premendo sull'icona “Modulo misure”; poi premere l'icona “Misure Pressione” (D) e di seguito l'icona di “Start” (E).
Nella schermata viene indicata con una lettera maiuscola quale presa utilizzare del cavo (Modulo Misure) (7): A, B oppure C.
Avviare il motoveicolo.
Esistono tre tipi di visualizzazione dei valori: una in forma numerica e due in forma grafica; per selezionare una tipologia o l'altra, premere l'icona “Visualizzazione valori”.
Il valore rilevato è quello indicato in corrispondenza della lettera (A) o (C) che identifica il cavo utilizzato per il rilevamento: ossia se si utilizza la presa (A) del cavo (3) il valore rilevato sarà quello corrispondente alla lettera (A) nella videata.
Valori di controllo pressione olio:
Motore caldo
(Temperatura olio di almeno = 80 °C)
1100÷1300 min1
maggiore di 0,8 bar
3500÷4000 min1
maggiore di 4 bar
 Importante
La pressione massima non deve essere mai superiore a 6,0 bar.
 
Una pressione troppo elevata può significare un inceppamento della valvola limitatrice. Al contrario, un valore troppo basso può essere causato dalla valvola limitatrice bloccata nella posizione di apertura o da una molla troppo tenera o da una pompa difettosa. Altre cause possono essere una usura eccessiva delle guarnizioni di tenuta o del motore stesso.
 
Rimuovere l'attrezzatura e rimontare il pressostato (1) con relativa guarnizione. Bloccarlo alla coppia di 19 Nm ±10% (Sez. 3 - 3, Coppie di serraggio mototelaio).
Collegare il connettore (F) dell'impianto elettrico sul pressostato.
Scollegare lo strumento di diagnosi DDS.
 
Controllo compressione cilindri motore
 Note
I simboli delle icone utilizzate nella procedura sono riportati in una tabella alla fine della presente sezione.
 
Il rendimento del motore è direttamente correlato con il valore di pressione che si può misurare nelle camere di combustione dei due gruppi termici. Una pressione eccessiva od insufficiente, cosí come una eccessiva differenza tra i due cilindri, produce sicuramente un calo prestazionale del motore e può essere causa di rotture.
 
 
Per accedere alle candele testa verticale sollevare il serbatoio svitando le viti (1) e (2) e installando sotto di esso un tampone.
Scollegare il connettore sonda carburante (3), il connettore pompa benzina (4) e i raccordi rapidi (5) dalla flangia.
Per accedere alle candele testa orizzontalre svitare le viti (6) di fissaggio radiatore acqua spostandolo leggermente verso l’alto.
Riscaldare il motore lasciandolo in funzione fino all'inserimento, almeno una volta, dell'elettroventola.
Aprire completamente le farfalle.
Rimuovere i cavi candele-bobina (7) svitando i dadi (8) di entrambe le candele.
Rimuovere la candela del cilindro da controllare.
Mettere a massa il cavo della candela per evitare la produzione di scintille.
Avvitare nella sede della candela il cavo compressione cilindri cod. 552.1.038.1A.
Collegare il sensore pressione cod. 552.1.039.1A al cavo cod. 552.1.038.1A..
Accendere lo strumento DDS (9) facendo riferimento al paragrafo “Connessione alla moto”.
Collegare il cavo alimentazione e diagnosi (Modulo Misure) (10) cod. 97900.0222. al connettore modulo misure (B) dello strumento DDS (9).
Collegare il sensore pressione cod. 552.1.039.1A alla presa (A) o (C) del cavo (10) cod. 97900.0222.
 Note
Rilevare il valore operando su un solo cilindro per volta.
Sullo strumento DDS (9) selezionare la funzione “Modulo misure”, premendo sull'icona “Modulo misure”; poi premere l'icona “Compressione Cilindri” (D) e di seguito l'icona di “Start” (E).
Nella schermata viene indicata con una lettera maiuscola quale presa utilizzare del cavo (Modulo Misure) (10): A, B oppure C.
Far girare il motore con il motorino avviamento fino al punto in cui la pressione non aumenta più.
Controllare la pressione in ogni cilindro:
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valore standard: 11÷12 bar;
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Un valore di pressione eccessivo può essere causato da:
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Un valore di pressione troppo basso può essere causato da:
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Rimontare le candele e posizionare i cavi bobina-candele (7) nelle rispettive sedi e avvitare i dadi (8) serrandoli alla coppia di 10 Nm (Min. 9 Nm Max. 11 Nm) (Sez. 3 - 3, Coppie di serraggio mototelaio).
Fissare il radiatore acqua al supporto impuntando e serrando le viti (6) alla coppia di 10 Nm ±10% (Sez. 3 - 3, Coppie di serraggio mototelaio).
Collegare il connettore sonda carburante (3), il connettore pompa benzina (4) e i raccordi rapidi (5) dalla flangia.
Rimontare il serbatoio serrando le viti (1) e (2) alla coppia di 10 Nm ±10% (Sez. 3 - 3, Coppie di serraggio mototelaio).
 
 
Controllo pressione carburante
 Note
I simboli delle icone utilizzate nella procedura sono riportati in una tabella alla fine della presente sezione.
 
 
Alzare leggermente il serbatoio svitando le viti (1) e (2) e installare sotto di esso un tampone in modo tale da poter operare sui raccordi della flangia.
Rimuovere uno dei due tubi di alimentazione (3).
Utilizzare il tubo pressione carburante (4) cod. 590.1.189.1A collegandone un'estremità (D) al raccordo del tubo mandata al serbatoio e l'altra (E) sul tubo di alimentazione (3): in questo modo si crea una presa (F) di pressione.
Collegare il sensore pressione (6) cod. 552.1.039.1A, alla presa (F) del tubo (4), per trasformare il segnale di pressione in segnale elettrico.
Accendere lo strumento DDS (7) facendo riferimento al paragrafo “Alimentazione dello strumento”.
Collegare il cavo alimentazione e diagnosi (Modulo Misure) (8) cod. 97900.0222 al connettore modulo misure (E) dello strumento DDS (1).
Collegare il sensore pressione (6) cod. 552.1.039.1A alla presa (A) o (C) del cavo (8).
Sullo strumento DDS (7) selezionare la funzione “Modulo misure”, premendo sull'icona “Modulo misure”; poi premere l'icona “Misure Pressione” (F) e di seguito l'icona di “Start” (G).
Nella schermata viene indicata con una lettera maiuscola quale presa utilizzare del cavo (Modulo Misure) (8): A, B oppure C.
Esistono tre tipi di visualizzazione dei valori: una in forma numerica e due in forma grafica; per selezionare una tipologia o l'altra, premere l'icona “Visualizzazione valori” (H).
Il valore rilevato è quello indicato in corrispondenza della lettera (A) o (C) che identifica il cavo utilizzato per il rilevamento: ossia se si utilizza la presa (A) del cavo (8) il valore rilevato sarà quello corrispondente alla lettera (A) nella videata.
La pressione massima deve essere uguale a 3 bar (nominale).
Finita la prova, rimuovere i componenti dello strumento di diagnosi e rimontare il tubo di alimentazione (3).
Rimontare il serbatoio serrando le viti (1) e (2) alla coppia di 10Nm ±10% (Sez. 3 - 3, Coppie di serraggio mototelaio).
 
Diagnosi guidata
 Note
I simboli delle icone utilizzate nella procedura sono riportati in una tabella alla fine della presente sezione.
 
Lo strumento DDS segue passo passo l'operatore nelle diverse metodologie di diagnosi, mettendo a disposizione descrizioni e documentazione sui componenti della moto, schemi elettrici degli impianti elettronici e informazioni sulla localizzazione dei componenti.
 
Accendere lo strumento DDS (1) facendo riferimento al paragrafo “Alimentazione dello strumento”.
Collegare il connettore di diagnosi (F) il cavo di alimentazione e diagnosi (2) cod. 97900.0227 alla presa di diagnosi della moto (3).
Entrare nel menu funzionalità generiche, premendo l'icona “Tasto Menu 1” (A).
Premere l'icona “Scelta veicoli” e nella videata successiva premere l'icona “Selezione motoveicolo”; scegliere il modello e confermare, poi scegliere la versione e confermare.
Premendo l'icona “Selezione impianto veicolo” sul display del visore compariranno gli impianti del veicolo che possono essere esaminati.
Selezionare tra le opzioni rappresentate nella immagine seguente e confermare premendo l'icona “Conferma” (B).
Per entrare nella funzione “Diagnosi guidata”, premere l'icona “Diagnosi guidata” (C).
Si aprono una serie di videate dove vengono indicate le operazioni da effettuarsi per una corretta diagnosi.
Per capire se esistono dei problemi all'impianto è possibile entrare nella funzione Autodiagnosi, premendo l'icona “Autodiagnosi”. Se sono presenti errori, viene visualizzato il simbolo (D). Per visualizzare quali sono gli errori, premere l'icona “Errori” (E). Una volta rilevati gli errori è possibile, quindi, attraverso la Diagnosi guidata, premendo l'icona “Diagnosi Guidata” (C), risolverli.
Lo strumento DDS interrogherà la centralina e verranno visualizzati gli elementi in esame e i relativi valori.
 
Controllo corrente impianto di ricarica
 Note
I simboli delle icone utilizzate nella procedura sono riportati in una tabella alla fine della presente sezione.
 
È possibile verificare in quali condizioni di funzionamento del motore l'alternatore eroga una corrente sufficiente per ricaricare la batteria e per alimentare il sistema di iniezione/accensione e tutti gli utilizzatori elettrici presenti sul motociclo. La pinza amperometrica (1) cod. 88765.1126V rileva il campo magnetico generato dalla corrente che passa nel cavo su cui è applicata.
 
Accendere lo strumento DDS (2) facendo riferimento al paragrafo “Alimentazione dello strumento”.
Collegare il cavo alimentazione e diagnosi (Modulo Misure) (3) cod. 97900.0222 al connettore modulo misure (D) dello strumento DDS (2).
Collegare la pinza amperometrica (1) alla presa (E) del cavo alimentazione e diagnosi (Modulo Misure) (3).
 Attenzione
La pinza amperometrica non deve essere connessa su cavi in cui scorre la corrente elettrica.
 
Inserire poi la pinza amperometrica sul cavo positivo della batteria facendo attenzione che la freccia di riferimento, stampigliata sulla pinza, sia rivolta verso il polo positivo (+) della batteria.
Sullo strumento DDS (2) selezionare la funzione “Modulo misure”, premendo sull'icona “Modulo misure”; poi premere l'icona “Amperometro” (F) e di seguito l'icona di “Start”.
Nella schermata viene indicata con una lettera maiuscola quale presa utilizzare del cavo (Modulo Misure) (3): A, B oppure C.
Se la corrente misurata ha segno positivo, significa che l'alternatore sta alimentando tutti gli utilizzatori e ricaricando la batteria. Se la corrente ha segno negativo, l'impianto di ricarica non riesce ad alimentare i carichi e una consistente parte di corrente deve essere fornita dall'accumulatore che si trova perciò in fase di scarica.
 Importante
In caso di montaggio delle pinze sul cavo, i valori riscontrati avranno segno opposto a quelli reali e daranno luogo a una diagnosi sbagliata.
 
Spegnimento della indicazione “effettuazione tagliando” sul quadro strumenti
Sul display del quadro strumenti è visualizzato il messaggio “SERV”, che segnala la necessità di effettuare il tagliando previsto dalla manutenzione programmata. Questa indicazione si attiva dopo i primi 1000 km percorsi e poi al termine di ogni 12000 km percorsi.
 
Dopo aver effettuato la manutenzione programmata è necessario spegnere l'indicazione col seguente procedimento:
 Note
I simboli delle icone utilizzati nella procedura sono riportati in una tabella alla fine della presente sezione.
 
Accendere lo strumento DDS (1) facendo riferimento al paragrafo “Alimentazione dello strumento”.
Collegare al connettore di diagnosi (A) il cavo di alimentazione e diagnosi (2) cod. 97900.0222 e questo alla presa di diagnosi della moto (3).
 
Entrare nel menu funzionalità generiche, premendo l'icona “Tasto Menu 1” (B).
Premere l'icona “Scelta veicoli” e alla videata successiva premere l'icona “Selezione motoveicolo”; scegliere il modello e confermare, poi scegliere la versione e confermare premendo l'icona “Selezione impianto veicolo”.
Sul display del visore compariranno gli impianti del veicolo che possono essere esaminati.
Selezionare l'opzione "CRUSCOTTO".
 
Confermare premendo l'icona "Conferma" (C). Poi entrare nella funzione Autodiagnosi, premendo l'icona "Autodiagnosi".
Lo strumento DDS interrogherà la centralina e verranno visualizzati gli elementi in esame e i relativi valori.
Premere l'icona “Impostazioni” per visualizzare i parametri speciali.
Selezionare l'opzione “Spegnimento Spia Manutenz” e premere l'icona “Esegui impostazioni”.
Se l'operazione è stata effettuata, compare il messaggio “L'operazione è andata a buon fine?” e premere l'icona “Conferma” (C).
Nel caso si presenti dei problemi all'effettuazione dell'operazione, compariranno i relativi messaggi indicanti gli errori verificatesi: ogni messaggio deve essere confermato, premendo l'icona “Conferma” (C), oppure rifiutato, premendo l'icona “Uscire” (D).
 Note
Dopo aver concluso la procedura di azzeramento della spia “effettuazione tagliando” con lo strumento di diagnosi DDS posizionare l'interruttore chiave su OFF e attendere almeno 30 secondi prima di riportarlo nuovamente su ON.
 
Tabella icone
 
Tasto Menu 1